Francesco Voltolina
De Radiis

testo di Luca Panaro

27 settembre―4 novembre 2025
Opening 27 settembre 2025 h 18:30 - 21:30


AMACI―21ᵃ Giornata del Contemporaneo


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Sabato 27 settembre alle ore 18:30, lo spazio di verifica del contemporaneo On the Contemporary diretto da Anna Guillot, con sede a Catania nel cortile del seicentesco Palazzo Manganelli, presenterà De Radiis, mostra personale di Francesco Voltolina introdotta da un testo di Luca Panaro.

Nata dall’incontro inaspettato con il testo del filosofo arabo al-Kindi dal titolo De Radiis – un trattato medievale di magia naturale e astrologia tradotto in latino nel XII secolo, considerato fondamentale per l'Islam e l’Occidente –, la mostra presenta una serie di opere fotografiche e scultoree in un percorso articolato che invita il visitatore a una riflessione su quelle connessioni che ci legano ai fenomeni naturali, nel tentativo di rendere percepibile il principio di interdipendenza che lega in natura ogni forma di manifestazione.

Luca Panaro scrive: «L’artista è un cercatore, un individuo alla continua ricerca di qualcosa che non sempre riesce ad afferrare. L’opera rappresenta questo tentativo. Per avvicinarsi a un nuovo livello di conoscenza l’artista deve essere capace di aprirsi all’indefinito che può incontrare sulla sua strada. Il fare artistico di Francesco Voltolina sembra andare in questa direzione, nel relazionarsi con il luogo ha saputo accogliere una serie di eventi sincronici che lo hanno portato a riflettere su fenomeni naturali, che appartengono alla cultura siciliana, legati in qualche modo tra loro. Da una parte c’è il pensiero razionale, dall’altra l’artista e la sua capacità di generare incontri e offrire nuovi sguardi sul mondo. Voltolina ha già dimostrato in precedenza una certa predisposizione all’indagine dell’invisibile, sa come stimolare il proprio e il nostro sguardo alla contemplazione delle cose, in attesa che lo stesso oggetto di osservazione inizi a manifestare la propria natura nascosta. Ad accompagnare questo suo viaggio in Sicilia c’è l’incontro inaspettato con il testo De Radiis. Teoria delle arti magiche di al-Kindi, noto come il “filosofo degli arabi”. In questo saggio sono messi in luce i metodi e i significati teologici del mondo magico, nella loro relazione con l’astrologia.

Due opere che si incontrano in mostra si intitolano proprio De Radiis (2025), espressione che si può tradurre “sui raggi”, si tratta di fotografie verticali di grandi dimensioni, collocate in due sale differenti della galleria e stampate su stendardi in tessuto. Mostrano la Grotta di Serracozzo, una suggestiva caverna di scorrimento lavico formatasi durante l’eruzione del 1971 sull’Etna Nord. Generata dalla lava, oggi la grotta si mostra come un tunnel “a serratura” di circa 350 metri, da cui entra la luce con inclinazioni diverse nelle varie ore del giorno. L’artista espone due tra le immagini realizzate in quel luogo, dove sembra manifestarsi una forma dai profili umani. Le fotografie mostrano una sorta di aura sprigionata dalla roccia, una radianza solitamente attribuita a figure sacre, un aspetto del non visibile che l’artista coglie in quanto osservatore visionario, capace di vedere oltre le cose. Anche nel trittico Nulla in natura è senza ragione (2025) l’opera nasce da un incontro dell’artista con un’altra particolarità del territorio, questa volta un animale…».

Le sculture e le immagini che incontriamo in mostra si riferiscono al mondo minerale, animale e vegetale ma anche all’uomo, e nel procedere progressivamente tessono un’invisibile trama di connessioni. Si tratta di metterci in uno stato di ascolto, lasciandoci guidare dalle percezioni sottili, in quanto come suggerisce Luca Panaro: «Riprendendo le teorie di al-Kindi, la mostra sembra indicarci come, in una dimensione immaginifica e attraverso uno sguardo contemplativo, le immagini che appartengono al mondo naturale, gli astri e gli elementi terrestri, possono rivelarci la loro comune radianza.»

La mostra rientra nell’ambito delle manifestazioni della 21ᵃ Giornata del Contemporaneo AMACI. È visitabile solo per appuntamento fino al 4 novembre.







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